“Una silenziosa cripta dove i corpi di comuni mortali dimorano da più di quattro secoli. La Chiesa dei Morti, già Cappella Cola fino al 1836, ornata da uno splendido portale gotico, conserva al suo interno il Cimitero delle Mummie, noto per il curioso fenomeno della mummificazione naturale, dovuto a una particolare muffa che ha essiccato i cadaveri succhiandone gli umori.”
Nel 1833 furono esposti, dietro l’altare, 18 corpi già mummificati estratti dai sepolcri vicini, in seguito all’istituzione dei cimiteri extraurbani per effetto dell’editto napoleonico di Saint Cloud del 1804. Alla sistemazione dei corpi provvide la Confraternita della Buona Morte, fondata a Casteldurante nel 1567, sotto la protezione di S. Giovanni Decollato (all’interno della chiesa è visibile una rappresentazione del Santo, opera di Giustino Episcopi). I suoi compiti erano di provvedere al trasporto gratuito e alla sepoltura dei morti, specie degli indigenti, all’assistenza dei moribondi, oltre alla registrazione dei defunti in uno speciale libro, fino alla distribuzione delle elemosine ai poveri. Durante la cerimonia funebre i “Fratelli” indossavano una veste bianca con cappuccio nero sul capo (come si vede all’interno della chiesa nel personaggio al centro, il Priore Vincenzo Piccini, ideatore della necropoli).
Le mummie di Urbania accolgono il visitatore ognuna con la sua storia da raccontare: dalla giovane donna deceduta di parto cesareo, a un giovane accoltellato in una veglia danzante, e la mummia dello sventurato che, si racconta, fu sepolto vivo in stato di morte apparente … Il custode con piacere vi narrerà le incredibili vicende di tutti i personaggi. Le mummie sono spesso oggetto di servizi giornalistici e televisivi, nazionali e non, di recente quello realizzato da “National Geographic” e da “Mistero” .