Lipari, il dono della Diocesi di Urbino
La Reliquia del Santo Patrono San Cristoforo a Lipari
Il frammento osseo di San Cristofaro rimarrà nella basilica
Salvatore Sarpi
LIPARI
Comunità parrocchiale di Canneto, e più in generale delle Eolie, in festa per l’arrivo nella Basilica della frazione di una reliquia del protettore San Cristoforo al quale è intitolato il tempio. La sacra reliquia, un frammento osseo del Santo, è arrivata a Canneto, in un reliquario d’argento, alto 63 centimetri, che riproduce il braccio del simulacro onorato nella frazione, dalla Concattedrale di San Cristoforo di Urbania nelle Marche, e resterà per sempre nella Basilica cannetara. La reliquia, portata nelle Eolie da don Nino Maluccio, parroco della Concattedrale marchigiana, è giunta con la motovedetta dell’Arma, partita da Milazzo, accolta dalle autorità civili e militari, dalle confraternite e dai fedeli. In processione ha raggiunto la Basilica dove è stata consegnata nelle mani di monsignor Letterio Maiorana. Questi, nell’intervento, che ha preceduto la solenne celebrazione eucaristica. ha ringraziato l’arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado. Giovanni Tani. per aver accolto la richiesta di potere avere a Canneto una tra le insigni reliquie del Santo, custodite nella Concattedrale della cittadina marchigiana. «Quello che stiamo vivendo – ha detto Monsignor Maiorana – è un momento storico per la comunità di Canneto e delle Eolie. Un dono prezioso arriva nella nostra Basilica». L’arrivo della reliquia è stato preceduto, il giorno precedente, dal convegno dal titolo “La Chiesa, le Reliquie, il Simulacro”. I lavori hanno visto relazionare lo storico eolia no, Giuseppe La Greca, il sacerdote Piero Di Perri Santo (dottore in Teologia dogmatica) e la restauratrice Rosaria Catania Cucchiara. Quest’ultima, anche con l’utilizzo di slide ha relazionato l’importante lavoro di restauro che sta compiendo sul simulacro di San Cristoforo che tornerà a Canneto il 16 giugno.
